Gli errori nel marketing costano caro

Il marketing non perdona: cosa fare e non fare per evitare di incappare in errore nella tua strategia di marketing.

Il ramo economico è uno degli aspetti che più interessa la nostra quotidianità ed è  anche uno degli ambiti in cui ci si addentra facilmente senza averne una corretta (e a nemmeno volte minima) conoscenza. Parlando di economia e imprenditoria, troppo spesso ci imbattiamo in parole che  viaggiano sulla bocca di tutti tipo passe-partout, termini che vanno sempre bene, che gonfiano il discorso ma che alla fine risuonano vuote come la cassa di risonanza di un tamburo. Il marketing è proprio una di quelle parole.

Usata e abusata da consulenti, blog, giornali e guru del web, il termine “marketing” assume diverse forme a seconda della sua declinazione. Noi oggi ci siamo voluti concentrare su ciò che chiamiamo “Fare marketing”, un’attività alla base di qualsiasi realtà imprenditoriale.

C’è Marketing e marketing

“Fare Marketing” è una delle attività che tutte le aziende, grandi o piccole, dovrebbero inserire nella propria lista delle priorità per riuscire ad affermarsi con successo sul mercato come realtà consolidata.
Nella vita come nel business non è sufficiente “fare” per ottenere risultati, ma disciplina, conoscenza e costanza fungono da spartiacque tra qualità e approssimazione. Proprio per questo possiamo dire che c’è Marketing e marketing: quello con la M maiuscola, fatto “bene” e quello fatto “a sentimento”. Il mercato non aspetta nessuno e gli errori si pagano, specialmente quando parliamo di Marketing. Vediamo insieme quali errori è importante evitare per creare un piano di Marketing – con la M maiuscola.

Non svolgere attività di ricerca: ma siamo matti?

Per compiere scelte ponderate ed evitare di giocare a mosca cieca è necessario svolgere attività di ricerca, così da poter raccogliere dati, indicatori e misure utili a valutare i reali effetti delle attività di marketing. Fare ricerca ti aiuterà non solo a capire chi sei, dove stai andando e qual è il tuo target, ma ridurrà l’incertezza alla base delle scelte future e ti chiarirà le idee sugli obiettivi aziendali a breve e lungo termine.

Il marketing senza contenuti non esiste

Hai già letto il nostro articolo Content is the King? Beh, se non l’hai ancora fatto non puoi assolutamente perdertelo!
QrStudio è figlio della filosofia del Content marketing, sposando il pensiero che antepone il contenuto a tutto il resto. Ma perché?

Un’azienda che non crea contenuti di qualità ha già un piede nella fossa, perché non riuscirà mai a soddisfare i consumatori moderni, diventati cacciatori affamati di informazioni. Oggi infatti l’esperienza d’acquisto si è arricchita di un’ulteriore fase: il Momento Zero della Verità chiamato anche ZMOT – che non è un semplice acronimo che sentirai nei nostri corsi di formazione, ma una realtà tangibile.

Lo ZMOT è il momento della fase di acquisto in cui il potenziale cliente indaga, analizza e compara informazioni per raggiungere il prodotto o il servizio che desidera. Prima di tramutare lo stimolo in azione, i tuoi potenziali clienti si informeranno tramite blog, social, video o podcast. Quindi non creare contenuti significa avvicinarsi lentamente all’angolo cieco dell’attenzione del tuo lead: ricorda bene che se non lo crei tu lo farà il tuo concorrente. Creare i contenuti è un modo per comunicare il tuo valore aggiunto al cliente senza pretendere nulla in cambio.

NON È DARE PER AVERE NELL’IMMEDIATO, MA UN DARE PIUTTOSTO CHE CHIEDERE.

Non tutti capiscono la potenza del dare per ottenere nulla in cambio. Serve una buona dose di generosità e la capacità di mettere a tacere quei falsi stereotipi di avidità con cui la società spesso tende a indottrinarci. Con i contenuti diamo inizio alla comunicazione del valore tramite i valori e non tramite le nostre emozioni.
Dove sta la differenza?” Seguendo le emozioni mangeremmo cheat tutti i giorni, ma i nostri valori ci dicono di tenere alla linea e alla nostra salute. Vale anche per il lavoro?” Certo! Le nostre emozioni ci direbbero di mettere alla porta i clienti arroganti, ma i nostri valori ci ricordano che dobbiamo fare il meglio per la nostra impresa.

Evita di scegliere una fetta di mercato troppo piccola

Questo è un problema che hanno tutte le attività di periferia. Anche se il servizio è eccezionale e il prodotto è di prima scelta, l’azienda non cresce. Considera il tuo mercato, focalizza le tue attenzioni sul volume e lavora su una fetta di torta abbastanza grande da far fiorire la tua impresa.

Videomaker per eventi è un bel pezzo di torta, videomaker per feste di compleanno per bambini in giardino decisamente no.

Scegli i canali giusti per promuoverti

Se stai pensando di promuovere la tua attività con dei volantini, aggiornati. Perché non considerare tutti quei canali a basso costo, scalabili e con un altissimo tasso di conversione che offre il web? Qualcuno ti potrà dire che non c’è niente di meglio del contatto umano, ma gli strumenti cartacei non ti permettono di comunicare simultaneamente con 1244722 persone. Alcune opportunità, le più stimolanti a detta di chi scrive, le puoi trovare solo sul web.

Focalizzarsi solo sull’acquisizione: perché?

Cosa succede dopo che sei riuscito a conquistare un nuovo cliente? Molte aziende non fanno altro che pensare a come ottenere nuovi clienti, ignorando quelli già fidelizzati. L’errore sta nell’interrompere, volontariamente o per mancanza di conoscenze, le attività di up-selling, cross-selling o il referral “passa parola”. Un cliente in casa è una grande opportunità, non sprecarlo.

Lanciare un nuovo prodotto o servizio prima di averne studiato il Marketing (fatto bene)

Lanciare un prodotto senza prima aver fatto marketing è la cosa che più si avvicina ad affrontare una Dakar senza navigatore satellitare.
Se il prodotto non è in grado di sbaragliare la concorrenza la fine dell’azienda è già scritta. Per consolidare una brand reputation con alle spalle un prodotto zoppicante serviranno molto più tempo e risorse del dovuto. Creare l’audience e poi promuovere il lancio del prodotto permette di vendere, ottenendo feedback che aiutano lo sviluppo del prodotto stesso e l’azienda a fidelizzare i clienti.

La ricerca (disperata) della perfezione uccide idee e business

Ci è capitato spesso di assistere a progetti di comunicazione che tardavano a vedere la luce per un’eccessiva ricerca della perfezione della forma o del contenuto, per poi finire nel dimenticatoio. Purtroppo però è vero il detto che la perfezione è nemica dell’innovazione, perché per potersi re-innovare bisogna continuamente sperimentare, sbagliare e riprovare. L’esasperata ricerca della perfezione porta con sé un timore irrazionale e una mancanza di sicurezza perché ogni minimo spostamento deve essere ponderato al millesimo. Nella società di oggi, dove i trend scivolano in pochi mesi nel dimenticatoio, tardare non è la strategia corretta.

Se Apple avesse ricercato l’assoluta perfezione, probabilmente non avrebbe mai fatto uscire sul mercato il primo iPhone.

Puntare sulle persone sbagliate

Può sembrare un’ovvietà, ma non hai idea in quanti “professionisti” creino una sponsorizzata su Facebook senza selezionare il target, o una campagna Adwords senza ottimizzarla.
I pubblicitari televisivi lo sanno più che bene che la messa in onda dei cartoni animati significa pubblicizzare giochi per bambini … e quando c’è lo sport il profumo per l’uomo che non deve chiedere mai.

FAQ in materia di trasparenza: quanto è importante da 1 a 10?

La risposta giusta è di più. È difficile fare della buona comunicazione se il cliente non percepisce la bontà di quello che dici. Se rendi le cose “sfocate” i tuoi clienti se ne accorgono e il passaggio da critiche a cattiva pubblicità è un attimo.

Lo sapevi che mediamente un cliente soddisfatto condivide la sua esperienza con 6 persone, mentre uno scontento ne parla con 9 amici?

Marketing o marketing: tu da che parte stai?

Curare male il proprio marketing non causerà alla tua attività solo danni in termini economici e di tempo, ma avrà forti ripercussioni anche sulla brand reputation del marchio, che essere riacquisita (e non è detto che accada) necessiterà di investimenti maggiori di quanto sarebbe stato sufficiente.

Ciao, sono Sara e tra un libro e l’altro creo contenuti digitali e non per le aziende. Appassionata di gatti e di parole, mi domando spesso come mai l’insonnia venga sempre di notte. A me farebbe comodo di giorno.

Sara Avesani

Copywriter e Content Creator

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